Dalla collaborazione tra Officina Culturale Triumplina e la Città di Gardone Val Trompia è nata la mostra “Percorsi della memoria. Tempi di caccia”. Ospitata dal Museo delle armi e della tradizione armiera di Gardone Val Trompia (BS) dal 5 luglio al 7 ottobre 2023, è visitabile con ingresso gratuito nei giorni di apertura del Museo.
Nella suggestiva cornice di Villa Mutti Bernardelli, un luogo che non solo ospita il Museo delle Armi ma anche la biblioteca comunale e l’archivio storico della caccia, sono temporaneamente esposte opere di artisti italiani che spaziano dal tardo 1800 fino ai giorni nostri. Queste opere catturano impressioni ed emozioni scaturite durante la pratica della caccia.
La mostra
Il tema centrale di questa esposizione è, senza dubbio, la caccia, ma condivide il palcoscenico con il paesaggio rurale e montano caratteristico della provincia di Brescia. La scelta di Villa Mutti Bernardelli come sede dell’esposizione è stata naturalmente ponderata: le opere in mostra si integrano perfettamente con la missione del museo e sono affiancate e arricchite da oggetti storici di uso quotidiano nella vita contadina, gentilmente forniti dal Museo Etnografico del vicino comune di Lodrino. Questi oggetti contribuiscono a raccontare la cultura rurale e semplice che ha resistito nelle Valli bresciane fino a pochi decenni fa e, in alcuni casi, continua a farlo oggi.
In totale, sono esposte opere di 13 artisti, per un totale di 24 opere. Tra le opere esposte troviamo “Paesaggio con cacciatori e cani” di Giovanni Battista Ferrari, “Paesaggio montano con posta di caccia” di Cesare Monti, “Argento, Cacciagione, Cacciatore che spara all’airone” e “Autoritratto in veste da cacciatore” di Leonardo Dudreville, “Il cacciatore di Vallio” di Giuseppe Mozzoni, “Roccolo,” “Trofei di caccia (lepre e uccelli),” e “Lepre e Uccelli” di Ottorino Garosio, “L’armaiolo,” “Il bracconiere,” “Roccolo,” e “Fagiani” di Beppi Mino, “Una lunga giornata di caccia” di Massimo Zuppelli, “Pointer e Fagiani” di Vasco Revera, “Cesene. Colpa della pastura” di Eugenio Busi, “Prime licenze” di Giulio Tasca, “Cinghiale” di William Fantini, “Capanno per uccelli da caccia” di Matteo Volonterio, “(Scena) Senza titolo” e “(Scena II) Senza titolo” di Edoardo Manzoni.
